12 febbraio 2014,Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, presentazione della ricerca “Family farming in Africa. Overview of Good Agricultural Practices in sub-Saharan Africa”
Il 2014 è stato dichiarato dall’ ONU “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare”, allo scopo di sottolinearne l’importanza nel migliorare la sicurezza alimentare e preservare le risorse naturali. Agricoltura di piccola scala, corrette pratiche agricole, sostenibilità ambientale e sovranità alimentare nei paesi in via di sviluppo sono i temi di cui si parlerà il prossimo 12 febbraio presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, in via Celoria, 2. Al seminario verranno presentati i risultati della ricerca “Family farming in Africa. Overview of Good Agricultural Practices in sub-Saharan Africa”, uno studio condotto da Sara Costa, G. Matteo Crovetto e Stefano Bocchi, ricercatori alla Facoltà di Agraria, con lo scopo di identificare le strategie di successo che permettono ai contadini che vivono in zone rurali e isolate del Kenya, della Tanzania e del Mozambico, di sconfiggere la fame e la povertà, rispettando le risorse naturali. La pubblicazione, realizzata dall’Università per Istituto Oikos, rientra nell’ambito della campagna di sensibilizzazione FOOD WE WANT. Al seminario interverranno gli autori della ricerca; Rossella Rossi, presidente di Istituto Oikos; la prof.ssa Claudia Sorlini e Fidez Marzi, presidente dell’associazione Dukorere Hamwe.
Il programma prevede:
14:30-14:45 Stefano Bocchi: “Benvenuto e introduzione”
14:40-15:00 Claudia Sorlini: “Expo 2015, un’opportunità per i Paesi in via di sviluppo”
15:00-15:15 G. Matteo Crovetto: “Demografia, sovranità alimentare e sostenibilità ambientale”
15:15-15:30 Fides Marzi: “Bisogni e aspettative dei Paesi in via di sviluppo”
15:30-15:45 Rossella Rossi: “Supporto all'agricoltura di piccola scala in Tanzania: l’esperienza di Istituto Oikos”
15:45-16:15 Sara Costa: “Pratiche agricolo/zootecniche e sostenibilità ambientale in aree della Tanzania, del Kenia e del Mozambico”
16:15-16:45 Discussione