“La proposta sulla PAC è estremamente complessa, per formulare un giudizio esaustivo sicuramente bisognerà entrare meglio nel merito di quanto è stato votato nei singoli emendamenti, ma da un primo approccio possiamo confermare un giudizio negativo sulle modifiche apportate alla proposta Ciolos”.
Commenta così il presidente di AIAB, Alessandro Triantafyllidisl a conclusione dell’iter di approvazione delle modifiche alla riforma della politica agricola comune post 2014 da parte della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
“Tra gli aspetti che hanno subito un chiaro peggioramento– ha aggiunto AIAB – c’è il greening sul Primo pilastro. Con le modifiche, di fatto, si prevede l’equivalenza della certificazione bio e altre pratiche agro ambientali sulla quale non siamo assolutamente d’accordo. Anche nel caso dello sviluppo rurale i principali problemi, relativi alle misure assicurative di gestione del rischio e degli investimenti nell’Organizzazione Comune di Mercato, non sono stati eliminati, mantenendo intatto il pericolo maggiore, ovvero quello di drenaggio di risorse del Secondo Pilastro, con la conseguente riduzione di fondi per lo sviluppo di progetti innovativi sul territorio e di beni pubblici per la collettività. Unica piccola nota positiva è l’aumento del 5% del cofinanziamento delle misure agro ambientali: ben poca cosa rispetto agli elementi peggiorativi generali che ci riserviamo, tuttavia, di analizzare in maniera approfondita”.