La crisi finanziaria del 2007 e del 2008, cui si è accompagnata in parallelo una grave crisi alimentare che ha visto aumentare di 115 milioni il numero di persone malnutrite nel mondo, evidenzia la severità della povertà e della fame come crisi che hanno sfidato il mondo per decenni. Oggi la crisi economica irrisolta rischia di aggravare ulteriormente questa situazione.
Nonostante i prezzi dei beni alimentari e agricoli si siano stabilizzati dopo le impennate del 2008, il costo per l'alimentazione di base rimane persistentemente alto e volatile, in particolar modo in molti Paesi in via di sviluppo. E questo è una continua minaccia per la sicurezza alimentare. La crisi economica è destinata a peggiorare ulteriormente l'insicurezza sul cibo, poiché si riflette sui posti di lavoro e sui redditi.
La lotta contro la fame rimane una delle più grandi sfide nel raggiungere i cosiddetti “Obiettivi del Millennio”, e richiede una forte e continua risposta dalla comunità internazionale, da tutti i governi, dalle organizzazioni non governative e dal settore privato.
In effetti, la crisi del 2008 ha provocato una mobilitazione coordinata della comunità globale, che ha evidenziato in maniera chiara i fondamentali problemi del settore agroalimentare, che tuttavia persistono. I prezzi rimangono alti in molti mercati domestici (e non solo nei Paesi più poveri), e persiste il rischio di volatilità future. Le difficoltà create dalla situazione economica mondiale acuiscono i problemi agricoli e la situazione alimentare -in particolar modo nei Paesi meno sviluppati, e nei confronti dei piccoli contadini- e richiedono azioni forti e concrete. Più che mai, uno sviluppo guidato dall'agricoltura sembra essere il più importante elemento per combattere la povertà.
Il persistere di alti livelli di malnutrizione in tutto il mondo e i recentissimi trend nei prezzi agricoli, nella produzione e nel consumo confermano queste sfide, che si protrarranno per i prossimi decenni, in virtù dell'aumento della domanda di un pianeta con una popolazione crescente.
Non solo: oltre alla fame e alla malnutrizione si dovranno fronteggiare anche la necessità di preservare le risorse naturali ed energetiche, dalle quali l'agricoltura e tutti noi dipendiamo, e i cambiamenti climatici, che parimenti minacciano il benessere di tutti gli abitanti del pianeta